Arch. Pasquale Barone

Condominio Via degli Specchi, Roma - Pasquale Barone Architetto


2010 – ROMA LAVORI DI RESTAURO DELLE FACCIATE DEL CONDOMINIO DI VIA DEGLI SPECCHI E VIA SAN SALVATORE IN CAMPO.

I lavori previsti riguardano interventi di manutenzione straordinaria di un edificio sito nel centro storico del Comune di Roma, nel rione Regola, nell’area compresa tra via degli Specchi dal n°1 al 6, via S. Salvatore in Campo 47/48 e via S. Maria in Monticelli 73/79. E’ attualmente adibito a civile abitazione con parte del piano terra destinato a locali commerciali, identificato presso l’Agenzia del Territorio del Comune di Roma al Foglio n. 491, particella n. 372 e tutelato quale bene culturale architettonico ai sensi del Titolo I del D.Lgs 22.01.2004 n° 42.

L’immobile si compone di più corpi di fabbrica; il primo, attribuito alla famiglia Freddi (de Freddis), risale al Cinquecento, mentre gli altri furono realizzati nel corso del tempo fino alla fine sec. XIX inizi XX sec. Il complesso ingloba frammenti architettonici di età romana, visibili sull’angolo tra via degli Specchi e via S. Maria in Monticelli, dove sono collocate una parasta con base e capitello modanato e anche le mensole del balcone (foto n°13 e 14). Un utilizzo da attribuire al ‘900 è identificabile al piano terra, tra via degli Specchi e via S. Salvatore in Campo, di clinica veterinaria come riportato con delle scritte oltre il primo cornicione.

Il fabbricato ha struttura portante in muratura, con solai in legno, copertura a falde sempre in legno con manto di rivestimento composto da: pianelle romane, camicia di calce, coppi ed embrici. I prospetti sono totalmente intonacati con elementi architettonici in travertino o stucco.

Lo stabile si presenta degradato e necessita di un restauro dei prospetti esterni ed interni. Per un’analisi accurata dello stato attuale sono stati eseguiti i necessari accertamenti e rilievi presso l’immobile.

Il progetto d’intervento prevede il recupero delle superfici e delle finiture.

Si prevede di eseguire un 'intervento di conservazione articolato seguendo un iter di ormai comprovata efficacia che prevede la successione di operazioni di pulitura, consolidamento e protezione; in caso di degrado particolarmente elevato o di possibile distacco di materiale sarà cura prescrivere anche, prima della pulitura, l'esecuzione di un preconsolidamento.

Una particolare attenzione verrà posta nell’analisi dei diversi strati di colore, con attenzione alle diverse tipologie costruttive, bugnati, decorazioni, al fine di individuare l’originario aspetto architettonico dell’edificio.

Pertanto il primo intervento sarà la rimozione degli elementi impropri, la pulitura delle superfici ed il consolidamento del paramento murario con particolare cura riposta nel calibrare il giusto livello di pulitura, valutato attraverso l’esecuzione di saggi per la messa a punto dell’intervento.

Anche i prospetti interni presentano lo stesso tipo di degrado di quelli esterni e pertanto i lavori sugli intonaci e sulle murature saranno eseguiti come descritto per le facciate principali, inoltre saranno restaurate o sostituite tutte le opere in ferro e vetro, e dove possibile inserito nei tubi di rame tutti i cavi volanti, tubazioni, ecc.

Data la presenza di elementi in amianto come discendenti , serbatoi ecc questi verranno rimossi da ditte specializzate previa presentazione della documentazione necessaria per tale intervento presso gli uffici competenti.

Dai sopralluoghi effettuati si è potuto verificare anche qual è lo stato di conservazione del tetto di copertura nonché quali siano stati gli interventi eseguiti si di esso nel corso degli anni. Ad oggi si prevedono diverse fasi d’intervento:

rimozione dei coppi ed embrici;
accantonamento provvisorio degli stessi;
analisi del degrado delle pianelle e delle orditure principali e secondarie in legno;
progetto d’intervento;
sistemazione delle pianelle e delle orditure principali e secondarie in legno;
livellamento e sistemazione del piano di posa;
stesura di guaina bituminosa;
riposizionamento di coppi ed embrici e l’eventuale sostituzione di alcuni con elementi originali se reperibili o antichizzati.
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