2006 – ARIANO IRPINO (AV) CONTRATTO DI QUARTIERE II – AFFIDAMENTO DEI SERVIZI TECNICI DI ARCHITETTURA E INGEGNERIA PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA “I MARTIRI”.
Il programma di riqualificazione è inquadrato nel piano di recupero urbano ed è stato denominato CONTRATTO DI QUARTIERE II, zona “I MARTIRI”. Lo sviluppo del Programma e l’attuazione degli interventi consente di ottenere la complessiva riqualificazione dell’area, che passa attraverso la ristrutturazione “fisica” degli immobili esistenti, il miglioramento delle dotazioni di standard di qualità e l’adeguamento dei servizi presenti, non trascurando la qualità delle residenze, dell’habitat e delle infrastrutture.
L’area interessata dal Programma innovativo in ambito urbano denominato “Contratto di Quartiere II, “I Martiri” si estende per una superficie di circa 3ha.; comprende la zona, solcata com’è dalla S.S. 90 e dalla S.P. 414, ed è definito:
dall’insediamento residenziale detto “le casette asismiche” e dalla scuola G. Lusi, separate dal tracciato della strada vicinale Cerreto (via Accoli di Sotto), a nord dalla zona “Cannelle”, ovvero stadio e area di sedime dei vecchi depuratori, che si articolano lungo la strada vicinale Petrara(Cannelle-S.FeliceMarchetto),a sud.
Mentre è evidente lo sviluppo che complessivamente interessa l’intero Rione, sia dal punto di vista demografico che urbano, lo stesso non può dirsi per l’area residenziale delle casette asismiche; complesso edilizio realizzato a seguito degli eventi sismici del 1930, ai sensi della Legge n.1065 del 3 agosto 1930, per far fronte all’esigenza casa e a tutt’oggi interamente abitato.
Detto insediamento originariamente era costituito da n. 48 alloggi di circa 45 mq distribuiti su un unico livello ed articolati in n. 2 vani (cucina-pranzo e letto) e accessorio (w.c.).
L’area oggetto di intervento si presentava non diversa, se non per dimensioni, dalle baraccopoli delle periferie metropolitane dell’America Latina.
Le peculiarità del quartiere sono riconducibili ai classici stereotipi di un’area periferica, nata e cresciuta per l’esigenza di sopperire ad un fabbisogno residenziale – peraltro determinatosi in modo improvviso, a seguito degli eventi sismici del 1930, 1962 e 1980 - senza che si provvedesse, contemporaneamente, a sviluppare politiche di urbanizzazione ed interventi di socializzazione, animazione e sviluppo territoriale, in grado di accompagnare la crescita “edilizia” con iniziative “di contesto”, per migliorare la funzionalità delle strutture e l’efficienza delle risorse e per accrescere e qualificare le indispensabili dotazioni di servizi.
L’insieme di quest’area è interessata da un Piano di Recupero indirizzato allo sviluppo ed alla riqualificazione del territorio finalizzato alla riorganizzazione dei complessi urbanistici esistenti, a correggere le situazioni di degrado e di emarginazione presenti, a riconnettere il sistema residenziale “locale” nei confronti del tessuto urbano “centrale” della città ed a tutelare e valorizzare le zone verdi disponibili.
L’area delle Casette Asismiche, ed il contorno, ben si “identifica” con i caratteri e gli obiettivi posti alla base degli interventi sostenuti e finanziati dai “Contratti di quartiere II”.
Le condizioni di gravissimo isolamento in cui versa il quartiere delle casette asismiche, l’impianto urbano privo di qualsiasi elemento qualitativo, la bassissima qualità edilizia degli immobili, le difficoltà più volte riscontrate nell’avviare qualsiasi iniziativa, hanno spinto l’attuale Amministrazione Comunale ad attivarsi per trasformare l’intera area da corpo estraneo al tessuto urbano ad elemento, viceversa, fortemente integrato e con una caratterizzazione di quartiere eco-compatibile che possa fungere da incubatore per esperienze da propagare al resto del territorio comunale ed in particolare alle altre aree periferiche che manifestano, in forme e gradi differenti, condizioni di disagio abitativo e sociale.
La volontà dell’Amministrazione Comunale è stata quella di far sì che la zona si sviluppi senza prevedere ulteriori “consumi territoriali”; l’area, nella filosofia di uno sviluppo eco-sostenibile, deve conservare l’aspetto attuale che vede l’edilizia immersa in un ambiente naturale.
Il ruolo che oggi possono giocare le funzioni a carattere urbano e territoriale, i luoghi per sostare, gli spazi verdi all’interno del tessuto urbanizzato è fondamentale per elevare quella “qualità urbana” sempre più spesso invocata dai residenti.
L’area interessata dagli interventi “residenziali” di Contratto di Quartiere è quella delle casette asismiche.
L’intervento previsto, per detta area, è di ristrutturazione urbanistica e sostituzione edilizia; il principio ispiratore è il ripristino dell’orografia e della natura del sito modificato all’atto della localizzazione originaria delle casette.
Gli spazi aperti, così individuati e sistemati sono connessi da una rete di percorsi pedonali in modo da favorire la comunicazione fisica fra i diversi edifici limitando il più possibile gli attraversamenti della strada carrabile, e favorendo le opportunità relazionali in particolare .