Arch. Pasquale Barone

Oratorio Santa Maria del Suffragio - Pasquale Barone Architetto


AMBIENTI IPOGEI DELL'ORATORIO DI SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO

Durante i lavori di restauro conservativo dell'Oratorio di Santa Maria del Suffragio, a seguito di numerosi sopralluoghi e indagini preliminari con georadar, sono emersi degli ambienti ipogei non indicati nel progetto appaltato. L'importanza di questi locali rinvenuti e l'urgenza di intervenire sugli stessi ha portato l'Amministrazione a decidere di elaborare un progetto definitivo ed esecutivo affidandone al sottoscritto la redazione. Tale progetto prevede, dunque, il recupero dell'intero spazio ipogeo attraverso un restauro non solo delle strutture ma anche delle superfici e, in particolare, il consolidamento degli ambienti voltati e dei paramenti murari.

Gli ambienti ipogei rinvenuti, tutti accessibili a quota pavimento si suddividono in:
- un primo locale, coperto da una volta a botte a sesto ribassato (di seguito denominato ambiente voltato 1);
- una seconda area attigua composta da due ambienti coperti con due voltine a botte a tutto sesto (di seguito denominati ambienti voltati 2 e 3)
- un ultimo ambiente, ovvero la cisterna, voltato a botte e accessibile dal piano terra tramite una botola posta sul pavimento. Il vano dagli ambienti sopra elencati, in quanto si trova in prossimità dell'ingresso della soprastante navata principale.

La prima operazione da eseguire consiste nella realizzazione del piano di calpestio degli ambienti voltati sopra descritti (ad esclusione della cisterna dove si interverrà solo all'intradosso), ripristinando la quota di calpestio attuale.

Nello stesso tempo si procederà alla costruzione di frenelli in laterizio di appoggio alla volta, che ne sostituiranno parzialmente il riempimento e contribuiranno, con l'alleggerimento del peso sulla volta stessa, a diminuire le tensioni sulle reni.

Le lavorazioni si dividono in tre categorie di intervento:
- Consolidamento delle volte degli ambienti 1, 2 e 3 e dei paramenti murari annessi
- Consolidamento dei paramenti murari della cisterna
- Completamento delle strutture all’estradosso della volta

Gli aspetti significativi dell’intervento di consolidamento mirano al ripristino delle capacità di carico delle strutture voltate a botte, in particolar modo della volta 1 (volta a botte a sesto ribassato), di luce di circa m 4.40, che, attualmente, risulta puntellata per evitare cedimenti. Le altre volte, di dimensioni più ridotte, si presentano meno fatiscenti e si registra anche una buona conservazione dell’intonaco. Al fine di consolidare le strutture voltate in risposta alle azioni sollecitanti, si è ricorso alle stesura lungo la superficie dell’estradosso e dell'intradosso di fasce in fibra di carbonio (di acciaio per la volta della cisterna) unidirezionale, fissate con “fiocchi” in carbonio o acciaio alla muratura soprastante nelle zone di intersezione delle fasce in perfori sigillati con resina. Altro aspetto da considerare è la mancanza quasi totale della malta fra i giunti (fino a 2-3 cm) della muratura, fattore di degrado che ha reso la struttura pericolante e inagibile; il legante manca quasi totalmente sia all’intradosso che all’estradosso della volta. Il consolidamento della muratura interessata da questo degrado consiste nella stilatura profonda dei giunti con l’ausilio di un’adeguata malta tipo limepor mt, ed una successiva stuccatura sia dell’estradosso che dell’intradosso; per quanto riguarda gli ambienti voltati 2 e 3 e per quelli della cisterna si procederà con la risarcitura dell’intonaco mancante fra i giunti di malta e la pulizia delle efflorescenze. In una fase successiva al ripristino delle caratteristiche statico-meccaniche dell’impianto si prevede di creare una quota di calpestio all’estradosso degli ambienti voltati, con l’ausilio di frenelli (muretti disposti normalmente lungo le generatrici dei carichi) che, distribuendo meglio il carico e sostituendo il riempimento oggi presente, consentono di alleggerire il peso e ridurre di conseguenza le spinte alle reni. Tra le frenellature verrà poi realizzato un riempimento con materiale alleggerito del tipo vermiculite impastato con legante del tipo betonfix mc; infine al di sopra dei frenelli e del riempimento verrà realizzato un massetto armato con rete elettrosaldata. Nelle zone in cui il riempimento si presenti di dimensioni ridotte, il ripristino della quota di calpestio dovrà essere fatta con un riempimento di argilla espansa e malta di calce idraulica. Con la costruzione dei nuovi piani di calpestio si otterrà il ripristino della quota originaria del sagrato con un gradino di 20 cm circa rispetto alla navata principale.
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