2007 – COMUNE DI LUNANO (PROVINCIA DI PESARO E URBINO) CONTRATTO DI QUARTIERE II LA VECCHIA FABBRICA - NUOVI FABBRICATI PER ABITAZIONI E SERVIZI. FABBRICATO B
L’intervento consiste nella realizzazione di un edificio ad alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica nel Comune di Lunano (Provincia di Pesaro Urbino), ricadente nel Progetto “Nuovi Fabbricati per abitazione e servizi” previsto nel quadro delle opere del Contratto di Quartiere II “La Vecchia Fabbrica”.
La costruzione, situata in un’area interessata da un vecchio insediamento industriale inserito all’interno del centro abitato recuperato creando un nuovo quartiere funzionale, è costituita da 6 alloggi, più un piano terra destinato ad opere di urbanizzazione secondaria: servizi occupazionali, sociali e sanitari.
L’area di intervento si sviluppa per una superficie totale di mq 5.300,00 e la superficie coperta del nuovo fabbricato si attesta su mq 480,00.
Per l’attenzione ai consumi energetici si è studiato l’edificio in funzione del suo comportamento termico: orientamento nel contesto e sua integrazione con esso, la sua disposizione sull’asse eliotermico consentendo una disposizione degli alloggi est-ovest funzionalmente più corretta per quanto concerne il soleggiamento; uso di materiali isolanti, irraggiamento solare, ventilazione naturale e l’uso di nuove componenti tecnologiche solari.
Per quanto riguarda la scelta tipologica e morfologica del progetto, la giacitura è sull’asse est-ovest, l’impianto a L con il corpo scala elemento di cerniera; i volumi semplici a diversa altezza con copertura a padiglione che riprendono la tipologia a torre già presente.
L’edificio è concepito in modo da creare un gioco di volumi tale da conferire dinamismo a tutta la struttura, attraverso il movimento sia delle facciate che della pianta dell’edificio.
Planimetricamente il fabbricato si presenta suddiviso in due corpi collegati da un elemento di cerniera: il corpo scala autoportante con setto centrale in c.a.
L’edificio è caratterizzato da prospetti con aperture e con balconi in aggetto su i tre lati che affacciano rispettivamente sulla piazza, sul parcheggio e su via Giuseppe Garibaldi.
I prospetti al piano terra si differenziano in quanto sono contraddistinti da alte vetrate, finestre a nastro e da ampie porte d’ingresso in funzione della destinazione di tale piano: opere di urbanizzazione secondaria.
Le coperture a padiglione sono state concepite a varie altezze creando così tre volumi di cui due più alti sul lato nord che riprendono il motivo della torre.
Sulla falda sud-est del volume più basso sono posizionati, i collettori solari e i pannelli fotovoltaici.
Complessivamente la composizione architettonica che ne deriva, si caratterizza per un piano terra basamentale vetrato e una serie di aggetti e rientranze nella porzione superiore con una sequenza di pieni e vuoti che articola volumetricamente la massa dell’edificio, con un effetto accentuato anche da differenziazioni cromatiche per le diverse componenti descritte.
Lo schema distributivo di ogni singola unità abitativa è dettato dall’esigenza di un sfruttamento ottimale dell’irraggiamento solare durante tutto l’arco dell’anno.
Il riscaldamento è garantito da un sistema autonomo con caldaie a gas, coadiuvato con collettori solari posti sulla copertura dell’edificio.
La struttura si articola in tre volumi di cui uno con un solo piano oltre il piano terra e gli altri con due piani.
L’edificio presenta al piano terra i centri servizi (socio-culturali, sanitari e occupazionali) più un archivio e i locali tecnici, al piano primo quattro alloggi con metratura che varia da 80 a 86 mq (Superficie Utile Complessiva) e al secondo due alloggi di 81 mq.
Sono state messe in atto soluzioni progettuali volte a conseguire una sensibile riduzione della trasmittanza termica, oltre a porre una particolare attenzione all’eliminazione dei ponti termici ed al miglioramento delle condizioni igrometriche degli ambienti interni.
Queste soluzioni tecniche sono state affiancate da interventi che riguardano l’installazione di collettori solari, per la produzione di acqua calda, e di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, nonché, il recupero delle acque piovane dal tetto mediante un impianto costituito da rete di canali e da una vasca di accumulo e la vasca per il recupero delle acque grigie.