2009 - CIVITAVECCHIA
PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO A DESTINAZIONE RESIDENZIALE E SERVIZI – P.L.U. ZONA 6 DI P.R.G. LOCALITÀ SAN LIBORIO PIANO ATTUATIVO COMPARTO “A”
L’edificio che dovrà essere servito dagli impianti, presenta in pianta di forma rettangolare che segue l’andamento della strada; la struttura portante è a telaio in c.a. in un unico blocco strutturale e segue l’andamento della pianta in elevato; l’edificio sarà servito da tre corpi scala-ascensore. L’edificio si sviluppa su cinque piani fuori terra ed uno interrato per un totale di 37 unità abitative e 11 uffici, l’ultimo piano è adibito a locali condominiali ed un locale tecnico per gli impianti dei pannelli fotovoltaici, mentre i 30 posti auto, occupano il livello interrato a cui si accede mediante una rampa posizionata sul lato maggiore dell’edificio. La copertura è piana e alloggerà la struttura dei pannelli solari e fotovoltaici. Le pareti esterne previste saranno costituite da una doppia parete in laterizio con intercapedine centrale all’interno della quale vi saranno posti pannelli di poliuretano estruso per la coibentatazione e finite dall’esterno e dall’interno con intonaco, i tramezzi interni previsti saranno in mattoni forati ed intonaco, i solai interpiano saranno in latero-cemento formati da travetti prefabbricati, pignatte, strato fono-termo isolante, soletta, massetto e pavimentazione a piastrelle.
IMPIANTO IDRICO-SANITARIO
L’impianto idrico-sanitario sarà realizzato in conformità con quanto indicato nelle rispettive norme UNI, tenendo conto della specifica destinazione d'uso e dello sviluppo planimetrico e altimetrico dell’edificio, al fine di garantire il regolare e sicuro funzionamento.
L’acqua addotta dal collettore comunale, tramite una linea interrata, prima di essere stoccata e poi distribuita viene trattata mediante il passaggio attraverso una serie di dispositivi che assicurano la perfetta incontaminazione e purezza.
Ogni distribuzione di acqua potabile, infatti, prima di essere utilizzata, deve essere pulita e disinfettata come indicato nelle norme UNI 9182. A tal fine verrà installato un filtro separatore, esso, oltre alla protezione igienico-fisiologica contro le impurità, preserverà tutti gli apparecchi dai corpi estranei solidi quali sabbia, ossidi di ferro ed altre sostanze in sospensione trascinati nelle condutture, inoltre affinché la durezza dell’acqua rispetti i parametri di legge verrà istallato un addolcitore subito a valle del filtro.
Nel calcolo idraulico effettuato per il dimensionamento delle tubazioni, si è tenuto conto della eventualità che la pressione disponibile immediatamente a monte del disconnettore sia sufficiente a garantire le portate degli erogatori.
L’impianto idrico è del tipo centralizzato e prevede tre centrali idriche, una per ogni corpo scala.
4.1 Produzione dell’A.C.S.<
La produzione dell’acqua calda sanitaria avviene secondo un sistema ibrido costituito da un impianto a collettori solari interfacciato con un generatore di calore a gas.
Questo sistema permette di contenere i consumi di energia primaria, infatti durante il periodo estivo in cui vi è un alto irraggiamento solare, l’acqua contenuta nel boiler viene riscaldata mediante l’impianto solare. In inverno invece quando l’irraggiamento solare è scarso, se non del tutto assente, interviene il generatore di calore a gas che porta la temperatura dell’acqua, all’interno del boiler, al valore di progetto.
IMPIANTO COLLETTORI SOLARI
Nel presente progetto la fonte di energia rinnovabile che verrà impiegata per la produzione di acqua calda sanitaria sarà l’energia solare attraverso l’istallazione di un impianto a collettori solari.
In particolare i collettori solari verranno sistemati sulla copertura dell’edificio posizionati in modo da sfruttare al massimo la radiazione solare. A tale scopo si ottiene una inclinazione dei pannelli di circa 30° zenitali. Per quanto riguarda l’orientamento azimutale, poiché l’edificio è posto longitudinalmente secondo la direttrice Nord-Ovest – Sud-Est e per motivi di integrazione architettonica, esso sarà di -43° Sud. Da queste condizioni scaturisce la necessità di aumentare la superficie di accumulo al fine di ottenere l’energia richiesta.
L’impianto in oggetto è stato pensato, per una migliore gestione, diviso in tre impianti indipendenti, in particolare uno per ogni corpo scala.
La distribuzione dei servizi igienici ha portato a prevedere più colonne di scarico. I cavedii che andranno a contenere tali scarichi avranno delle dimensioni adeguate tenendo conto che dovranno alloggiare le tubazioni per le acque nere, acque grigie e ventilazione. Nel dimensionamento di tali cavedii è stato considerato anche l’aspetto ergonomico sia nella fase di messa in opera che di eventuali manutenzioni.
a) Rete di scarico acque nere
La rete di scarico per le acque nere, dagli apparecchi e fino al recapito comunale, sarà realizzata mediante tubazioni in PVC rigido.
La rete di scarico sarà costituita essenzialmente da colonne di diametro da 110 mm, affiancate da colonne di ventilazione con diametro di 63 mm, che scenderanno negli appositi cavedii fino ai pozzetti (previa sifonatura) posti al piano terra; da questi, le tubazioni si immetteranno nel collettore esterno interrato che convoglieranno i fluidi fino al recapito fognario comunale.
Rete di scarico acque grigie
Tali impianti convoglieranno le acque di scarico provenienti dai vari apparecchi igienico sanitari verso la rete di raccolta delle acque grigie che si troverà al di sotto dell’edificio.
Ciascuna colonna delle acque grigie sarà affiancata da una colonna di ventilazione con la funzione di assicurare il corretto funzionamento dei sifoni degli apparecchi sanitari, scongiurando il verificarsi di fenomeni di “sifonaggio per compressione o per aspirazione” ed evitare la propagazione di odori.
Rete di scarico acque pluviali
la rete di scarico delle acque pluviali e composta da bocchette di raccolta in vari punti del terrazzo e da discendenti posti nei cavedii lungo le pareti esterne. Tali discendenti convergeranno a coppia in tratti con pendenza di 0.5 % e convoglieranno l’acqua nella fogna comunale. Al piede dei discendenti è previsto un pozzetto di ispezione per eventuali manutenzioni.
Le acque bianche verranno convogliate nella fognatura comunale prevista nella urbanizzazione comunale della zona.
RECUPERO DELLE ACQUE GRIGIE
Il recupero delle acque grigie, cioè quelle provenenti dai lavabi, docce o vasche, bidet e lavatrici, consente di limitare l’approvvigionamento idrico per usi diversi da quello sanitario, come irrigazione, cassette wc, ecc. In particolare nelle residenze in oggetto il riciclo delle acque grigie verrà utilizzato esclusivamente per le cassette wc.
L’impianto per il recupero dell'acqua di scarico grigia possiede le caratteristiche di un impianto di scarico con l’aggiunta di un sistema di selezione-filtrazione delle acque affiche venga raggiunto il grado di qualità dell’acqua richiesto.
La distribuzione dell’acqua avviene tramite un impianto di pompaggio che permette di superare il dislivello tra la vasca di stoccaggio e le diverse utenze.
L’impianto e costituito delle seguenti parti:
IMPIANTO TERMICO
L’impianto termico previsto rientra tra le categorie degli impianti autonomi centralizzati con contabilizzatore di calore locale, infatti ogni utenza usufruisce di riscaldamento a consumo, ottenuto istallando un modulo di distribuzione e contabilizzazione prevista all’interno di ciascuna unità abitativa.
Dai moduli locali l’acqua, tramite il collettore di zona e le relative tubazioni verrà convogliata ai radiatori distribuiti nei vari ambienti delle unità abitative.
IMPIANTO DEL GAS
La distribuzione del gas avviene tramite una condotta interrata, che distribuirà il fluido ai vari contatori secondo uno schema in serie e da questi alle utenze secondo uno schema in parallelo.
L’impianto elettrico oggetto della presente relazione è destinato al servizio di edifici ad uso
residenziale e più in particolare ad 36 unità abitative suddivise in 12 appartamenti su tre piani per 3 corpi scala autonomi.
Per ciascuna delle unità abitative, gli elementi principali costitutivi l’impianto elettrico saranno:
• Quadri elettrici e centralini.
• Linee di distribuzione.
• Impianto di illuminazione
• Impianto prese.
• Impianto citofonico.
• Impianto di terra.
L’impianto verrà alimentato dalla rete di distribuzione ENEL in bassa tensione trifase (380 V +N) ,per l’alimentazione delle parti comuni condominiale,monofase per le unità abitative e cantine.
LINEE DI DISTRIBUZIONE
La distribuzione dell’energia elettrica alle varie utenze dovrà avvenire tramite il collegamento delle stesse ai quadri.
La distribuzione principale e le derivazioni verso le macchine e le apparecchiature elettriche, dovrà avvenire per mezzo di conduttori in formazione multipolare o unipolare infilati in tubo in PVC di dimensione e diametro idoneo.
IMPIANTO ILLUMINAZIONE
Impianto di illuminazione ordinario condominiale
In linea generale, i corpi illuminanti dovranno essere, per quanto possibile, fuori dalla portata di mano delle persone.
Il numero e l’ubicazione degli apparecchi è rilevabile dalla planimetrie.
Impianto di illuminazione di sicurezza vano scala
Nel seguente progetto è prevista l’illuminazione di sicurezza per il vano scala che permetta di facilitare l’esodo in caso di mancanza di energia elettrica.
PRESE DI CORRENTE E APPARECCHI DI MANOVRA
Prese di corrente
Dovranno essere installate prese a spina 2x10/16A + T con alveoli protetti o UNEL P30 con grado di protezione adeguato all’ambiente in cui sono installate. Tali prese dovranno essere installate in scatola di materiale termoplastico a 3 posti di qualunque serie civile compatibile con canaletta a battiscopa e/o tubazione in PVC posata in vista e/o tubazioni sotto intonaco.
La disposizione di tutte le prese di corrente è rilevabile dalla planimetria allegata.
Apparecchi di manovra e comando
Il grado di protezione degli apparecchi di manovra e comando dovrà essere adeguato all’ambiente in cui sono installate.
IMPIANTO DI TERRA
L’impianto elettrico utilizzatore dovrà essere provvisto di un proprio impianto di terra al quale dovranno essere collegati tutte le masse.
Dispersori di terra
I dispersori di terra dovranno essere costituiti da picchetti in profilato di acciaio zincato a caldo 50x50x5 mm di altezza non inferiore a 2 m posto in intimo contatto con il terreno.
Collettore (o nodo) principale di terra
Al collettore di terra dovranno essere collegati:
• il conduttore di terra proveniente dal dispersore;
• i conduttori di protezione delle linee;
• i conduttori equipotenziali principali;
Il collettore dovrà essere meccanicamente robusto e dovrà mantenere nel tempo la continuità elettrica.
Il collettore di terra dovrà essere installato all’interno del quadro generale.
Centrale Termica
L’impianto termico destinato alla produzione di calore e di acqua calda sanitaria è collocato nel seminterrato in un locale definito “centrale termica” nel quale è consentito solo lo svolgimento delle attività direttamente legate al funzionamento dell’impianto.
impianto fotovoltaico servizi comuni.
Il sistema solare fotovoltaico consente di generare energia elettrica per trasformazione diretta della radiazione solare, consente di trasformare direttamente i raggi solari in energia elettrica. Si tratta di energia elettrica che ha costo nullo di combustibile, che contribuisce a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e che ha un impatto ambientale praticamente nullo. Per ogni kWh prodotto si risparmiano circa 250 grammi di olio combustibile e si evita la produzione di 0,75 kg. di Anidride Carbonica.
Impianti ricezione televisione
Per tutte le unità abitative è prevista la ricezione televisiva tramite prese TV connessi ad un impianto centralizzato di ricezione condominiale.
IMPIANTO TELEFONICO
In ogni appartamento sono previste le tubazioni destinate a contenere i cavi telefonici Telecom. L'impianto telefonico sarà separato da ogni altro impianto.